Greenpeace: riciclare la plastica non basta a fermare l’inquinamento
Riciclare la plastica non basterà a fermare l’inquinamento: è quanto emerge dall’ultimo rapporto di Greenpeace che analizza la situazione rispetto al nostro paese, in cui la produzione in aumento non potrà essere fermata se non con misure più drastiche
La produzione di plastica sarà raddoppiata entro il 2025 rispetto a quella attuale: per questo motivo, l’unico modo per ridurre l’inquinamento che ne deriva è ridurre in modo drastico l’immissione di plastica usa e getta e non limitarsi al solo riciclo, che, come unica soluzione, non può bastare. Questo è il quadro che emerge dal rapporto di Greenpeace “Plastica: il riciclo non basta. Produzione, immissione al consumo e riciclo della plastica in Italia” che analizza la situazione attuale nel nostro paese circa il riciclo e l’inquinamento da plastica.
Come sostiene Greenpeace infatti, le aziende stesse sanno che è impossibile già ora pensare di riciclare tutta la plastica che immettono sul mercato, e andando avanti la situazione non potrà che peggiorare per l’ambiente e per i mari, che non potranno dunque essere salvati con il solo riciclo. La soluzione sta quindi nel ridurre in modo drastico il ricorso alla plastica immettendo sul mercato materiali riutilizzabili e più duraturi, prima ancora di pensare al riciclo come soluzione per i prossimi anni.
Sono proprio le aziende, quindi, a dover fare di più contro l’inquinamento: proprio per questo l’organizzazione ambientalista ha lanciato nei mesi scorsi una petizione in cui viene chiesto alle grandi multinazionali, come McDonald’s, Unilever, Coca-Cola, di ridurre i loro contenitori e imballaggi monouso. Nello specifico dell’Italia, il nostro paese è al secondo posto in Europa per plastica prodotta, con il 40 per cento di circa 7 tonnellate annue che consistono solo in imballaggi: e benché stia aumentando il riciclo, non accenna a diminuire l’utilizzo di plastica monouso: un dato allarmante che obbliga ad un’inversione di marcia immediata per salvare il pianeta.
Photo credit: Pixabay.it