Vietate le creme solari dannose per salvaguardare i coralli
Le Hawaii potrebbero diventare il primo paese al mondo a vietare la vendita di creme solari considerate dannose per l’ambiente per salvaguardare i coralli
Vietate le creme solari alle Hawai, o perlomeno quelle dannose per l’ambiente. Le isole americane voglio infatti salvaguardare il proprio ecosistema vietando la vendita di quei prodotti che contengono sostanze nocive per i coralli per salvaguardarli: potrebbe essere approvata una legge che sarebbe la prima al mondo ad applicare un divieto simile.
I legislatori delle Hawaii hanno infatti approvato un decreto che potrebbe vietare entro il 2021 le creme solari contenenti ossibenzone e octinoxate, filtri chimici che sono utili per proteggere la pelle dai raggi UV ma che sono tossici per i coralli: la legge le proteggerebbe così dallo sbiancamento; ogni anno infatti 14 mila tonnellate di crema solare finisce sulle barriere coralline. Bagnanti e turisti sarebbero autorizzati a comprare creme con queste sostanze solo se prescritte da un medico, anche se non vi sarà il divieto per gli acquisti online o per portare le creme sull’isola; è certo che se la legge verrà approvata molti produttori saranno costretti a rivedere le formule dei prodotti sostituendo le sostanze bandite dal governo delle Hawaii.
Le Hawaii sarebbero il primo paese al mondo a emanare un divieto su alcune sostanze dannose per l’ambiente; lo scorso anno una proposta simile era però fallita. Scienziati e attivisti si erano infatti già schierati contro imprese e gruppi commerciali relativi al mercato dei prodotti solari, ma all’epoca vinsero i produttori e non l’ambiente. Vietare le sostanze dannose contenute nelle creme solari sarebbe un primo passo per proteggere dal deterioramento la barriera corallina: sicuramente molti altri fattori uccidono i coralli, ma come ha affermato la senatrice che ha introdotto il decreto, Donna Mercado Kim, “si spera che altre giurisdizioni guarderanno a questa legislazione e ne seguiranno l’esempio”. Non sono mancate le polemiche: secondo alcuni il divieto potrebbe scoraggiare le persone dall’acquisto di creme nei negozi del luogo. La legge però permetterebbe di esaurire le creme prodotte e distribuite fino al 2021: nel frattempo si potranno poi formulare e produrre certamente prodotti con sostanze naturali.
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