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Prosecco, dal 2019 vietata l’aggiunta di sostanze non biologiche

Dal 2019 saranno vietati il glifosate e i diserbanti non biologici nella produzione del prosecco: una decisione che coinvolge 15 comuni per rendere sostenibili le colture delle amate bollicine

Il prosecco diventa biologico. Un documento del Consorzio di tutela del prosecco superiore diventa legge coinvolgendo i 15 comuni che nella  zona di Conegliano e Valdobbiadene producono le amate bollicine, vietando il glifosate e tutti i diserbanti che non sono di origine naturale e biologica. Il divieto entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2019, coinvolgendo e tutelando un business che nel 2017 ha segnato quota 500 milioni di bottiglie prodotte: tra le colture più redditizie del Veneto.

Il percorso verso la sostenibilità delle colture del prosecco parte dal 2009, quando viene redatto il Protocollo viticolo, con l’intenzione di iniziare a ridurre l’impatto ambientale riducendo i prodotti fitosanitari. Negli anni hanno man mano aderito i vari comuni, e le semplici indicazioni agronomiche del documento sono poi diventate norme: dunque dal 2019 sarà sanzionato chi non le rispetta. L’intenzione è quella che “gli ottomila ettari di vigne del territorio diventino un laboratorio di sostenibilità e un esempio per tutto il mondo della viticoltura”.

Grazie alle nuove norme si andranno dunque ad eliminare gradualmente pratiche e molecole invasive sull’ambiente e sul prodotto per promuovere forme di agricoltura meno impattanti: obiettivo finale è la coltivazione e la produzione biologica del prosecco. Il Protocollo diventa uno strumento di sostegno in questo percorso, suggerendo i prodotti alternativi contro parassiti e insetti valutando la negatività dei prodotti tradizionali, mostrando l’efficacia delle sostanze biologiche e soprattutto il loro essere innocue per il suolo e per la salute dell’uomo. Al momento, il numero di prodotti bio corrisponde solo al 7 per cento del totale: non è un valore molto alto, ma al di fuori del Consorzio, nel resto del Veneto, la percentuale oscilla tra lo 0 e l’1 per cento: a dimostrazione che primi passi importanti sono stati fatti.

Photo credit: Pixabay.it

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