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Prelevare acqua dagli iceberg per la crisi idrica di Città del Capo

Trascinare un iceberg fino alle coste del Sud Africa per prelevarne l’acqua e risolvere la crisi idrica di Città del Capo: i dettagli della proposta per far fronte alla siccità, la più grave degli ultimi cento anni

Una proposta estrema, ma che al momento costituisce l’unica via percorribile per risolvere la grave emergenza idrica in cui si trova da mesi Città del Capo: “catturare” un iceberg dal Polo Sud trascinandolo fino alle coste del Sud Africa per prelevarne l’acqua dolce. La soluzione per risolvere la grave emergenza viene da Nick Sloane, grande esperto in manovre marine noto per aver coordinato il recupero della Costa Concordia all’isola del Giglio.

Utilizzare l’acqua di un iceberg appare al momento come la soluzione migliore e, soprattutto, realizzabile nel minor tempo possibile, dettaglio fondamentale: Città del Capo sta infatti finendo completamente l’acqua e i consumi in città stanno continuando senza disponibilità di risorse sufficienti: la capitale del Sud Africa potrebbe restare senz’acqua in un giorno zero previsto tra giugno e luglio se non si interviene tempestivamente. Per questo motivo, le autorità hanno dichiarato lo stato di calamità naturale per colpa della siccità.

Si tratta della crisi idrica più grave degli ultimi cento anni, che ha costretto la terza città più grande dell’Africa (quattro milioni di abitanti) già a razionare l’acqua: misura che non è stata sufficiente, e che sta costringendo l’intera città a poter disporre in tutto di soli cinquanta litri di acqua al giorno, portando gli abitanti a rinunciare a lavatrici e fare docce di massimo novanta secondi, senza poter lavare l’auto. Per coprire il fabbisogno giornaliero degli abitanti servirebbero 100 milioni di litri al giorno: quantità che si potrebbe facilmente ottenere sciogliendo il ghiaccio di un iceberg. Per questo motivo, il team di esperti costituito da Nick Sloane sta già lavorando per individuare gli iceberg adatti.

Photo credit: Pixabay.it