Curiosità

L’arte di ordinare casa: consigli per il decluttering

Ordinare la casa è quasi una forma d’arte, e oggi giorno esistono dei veri e propri esperti che aiutano a svolgere questa pratica. Ecco i consigli di Sabrina Toscani, esperta di organizzazione.

Vivere in casa in totale serenità e tranquillità dipende molto anche da quanto si è ordinati, eliminando ad esempio gli oggetti superflui, che non vengono più utilizzati, guadagnando così spazio e non solo. A spiegare i segreti del mettere in ordine, che gli anglofoni chiamano “Decluttering” Sabrina Toscani, esperta di organizzazione e fondatrice di Organizzare Italia, azienda Certified B Corporation che ha portato in Italia la figura del Professional Organizer. Il momento migliore per iniziare a fare ordine? La primavera che “di solito aiuta a intraprendere queste attività, con la sua voglia di iniziare con rinnovata energia” spiega Toscani. Ma anche settembre, come ripartenza dopo lo stop estivo.

Tutto dipende ovviamente dal metodo: “Se acquisiamo il metodo di eliminare e organizzare di frequente, questa diventa un’attività che prende poco tempo e ci permette di mantenere gli spazi e la mente alleggeriti, quindi il consiglio è di farne una sana abitudine” spiega Toscani. I consigli base sono tre: “Cominciare da un’area determinata e piccola”; “liberare le superfici e svuotare tutto” e infine “eliminare il superfluo”; “Dividere la zona di lavoro in aree” e “Riporre in maniera funzionale”.

“A volte – sottolinea l’esperta – risulta difficile capire cosa eliminare e cosa tenere quando si comincia quindi possiamo considerare che un oggetto è superfluo se: non ci piace (anche se ci è stato regalato); non è stato usato nell’ultimo anno (se si continua a conservarlo perché potrebbe essere utile un giorno, è molto probabile che non lo sarà mai); non funziona più e non sappiamo a chi rivolgerci o costa troppo ripararlo; non è più adatto all’utilizzo per il quale è stata acquistato (a meno che non si riesca a riciclare in modo intelligente); non serve più per le informazioni che contiene (le stesse informazioni possono essere trovate online anche più aggiornate); è stato conservato per i sensi di colpa perché è stato pagato molto ma non è mai stato usato (quindi meglio regalarlo e venderlo subito); non abbiamo trovato lo spazio dove metterlo, non vogliamo averlo tra i piedi mentre cerchiamo qualcos’altro e continuiamo a cambiare posto ma sembra non trovare mai una giusta collocazione”.

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Photo Credit Flickr

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