Filippine, l’isola di Boracay chiude: “i turisti inquinano troppo”
Uno dei più apprezzati paradisi delle Filippine, l’isola di Boracay, chiuderà le sue spiagge bianche ai turisti per 6 mesi. L’ambiente è stato messo in ginocchio dal massiccio flusso turistico e ora ha bisogno di rigenerarsi.
L’isola di Boracay, nelle Filippine, è un vero e priprio paradiso sulla Terra, con spiagge bianche circondate dalla barriera corallina e un ambiente tropicale pulito e incontaminato. Incontaminato fino ad ora. La piccola isola delle Filippine sarà infatti chiusa ai turisti a partire dal prossimo 26 aprile perché troppo inquinata. Lo scorso anno Boracay è stata visitata da circa 2 milioni di turisti provenienti da tutto il mondo. Una massa così importante di turisti ha però gravato sulla natura della piccola isola, il cui ecosistema ha ora bisogno di rigenerarsi. Come? Tenendo lontano i turisti per sei mesi. L’annuncio è stato postato su Twitter dal portavoce del presidente delle Filippine Harry Roque, che twitta: “Bora chiude per se mesi dal 26 aprile”.
Nei sei mesi di pausa dal turismo di massa sulla piccola isola verranno installate infrastrutture idonee alla salvaguardia dell’ambiente (rete fognaria e di depurazione) e verranno studiate le migliori soluzioni per depurare le acque e riciclare i rifiuti solidi. La situazione è talmente allarmante che lo stesso ministero dell’ambiente aveva chiesto la chiusura per un intero anno, a cui però fece seguito la protesta dei residenti, di cui 17 mila (su 28 mila) lavorano proprio nel turismo.
Situazione simile accadde tempo fa per la spiaggia Maya Bay sull’isola di Phi Phi Leh, resa famosa dal film The Beach con Leonardo di Caprio. Sempre per il degrado ambientale portato dai turisti (ogni giorno arrivano a May Bay fino a 5 mila visitatori). Tuttavia si trattò di una fake news, poiché le isole Phi Phi e Maya Bay sono ancora aperte ai turisti.
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