Ambiente

Transumanza, l’antica tradizione candidata a patrimonio dell’Unesco

La transumanza, il trasferimento delle mandrie o delle greggi verso i pascoli di montagna nella stagione estiva, e verso i pascoli a valle, nella stagione invernale potrebbe diventare patrimonio culturale e immateriale dell’umanità Unesco

La proposta è stata fatta dal governo italiano- capofila insieme a Grecia e Austria – e presentata e formalizzata a Parigi nella giornata di ieri, 27 marzo. Il ministero delle Politiche agricole ha fatto sapere in queste ore che con la firma del dossier di candidatura transnazionale è stato formalmente avviato il processo di valutazione internazionale. La decisione arriverà da parte del Comitato di governo dell’Unesco nel novembre 2019.

Quella della transumanza è un’antichissima tradizione, che si pratica dall’Alto Adige fino alla Sardegna passando per la Lombardia. “Ci riempie di orgoglio questa candidatura in quanto è l’unica per quest’anno del settore agricolo e valorizza una pratica che rinnova il profondo legame tra uomo, prodotto e paesaggio”, spiega Andrea Olivero, viceministro alle Politiche Agricole.

Dello stesso avviso Coldiretti, che sottolinea però l’importanza di dare ai pastori anche un aiuto concreto: “La candidatura della transumanza è un passo importante che va accompagnato da un impegno concreto per salvare i pastori in Italia che conta su 60mila allevamenti, spesso concentrati nelle aree più marginali del Paese, per un patrimonio 7,2 milioni pecore, la maggioranza in Sardegna. Occorre garantire un equo compenso ai lavoro dei pastori, oggi minacciato dai bassi prezzi pagati per latte e carne anche per effetto delle importazioni di bassa qualità dall’estero ma anche salvare i greggi di pecore che stanno subendo una vera e propria strage per gli attacchi dei lupi, con il rischio concreto dell’abbandono e dello spopolamento ” L‘idea della candidatura è partita nel 2015 su iniziativa di un gruppo di azione locale del Molise, che ha chiamato a raccolta tutti i pastori transumanti locali, a cui di seguito hanno risposto anche i colleghi di Campania, Lazio, Puglia e Abruzzo.

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Photo Credit Pixabay

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