Save Our Species: il coccodrillo Lacoste lascia il posto alle specie a rischio
Il coccodrillo più amato e conosciuto della moda mondiale lascia il suo posto sulle polo Lacoste per dare spazio a tigri, tartarughe e rinoceronti per una capsule collection in edizione limitata: i ricavi delle vendite andranno all’organizzazione Save Our Species per sostenere la protezione degli animali a rischio estinzione
Grande successo per l’iniziativa di Lacoste che in occasione della Paris Fashion Week lancia una capsule collection speciale in cui l’iconico coccodrillo, simbolo della casa di moda fondata nel 1929 dal tennista René Lacoste, lascia il suo posto dalle amate polo per dare spazio a dieci specie protette, che sono a rischio estinzione, per devolvere i proventi dalle vendite all’organizzazione Save Our Species.
La capsule collection, di 1775 polo bianche, come il modello originale indossato dal tennista Lacoste, vede quindi al posto del coccodrillo dieci animali: la vaquita, la tartaruga rugosa birmana, il lepilemure settentrionale, il rinoceronte di Giava, il gibbone di Cao Vit, il pappagallo Kakapo, l’Iguana di Anegada, il Condor della California, il saola, la tigre di Sumatra. Ogni polo è stata prodotta nel numero equivalente a quello di esemplari di ogni specie ancora presente in natura, come i soli trenta della vaquita del Golfo di California. Un successo per l’iniziativa dato che le magliette, messe in vendita a 150 euro, sono andate sold out in pochi minuti: lecito pensare che verrà ripetuta.
La collaborazione tra Lacoste e Save Our Species, i cui proventi non saranno in alcun modo profitto per l’azienda, è stata infatti firmata per tre anni. Una battaglia per salvare il pianeta e le specie che lo vivono, importante e necessaria per un marchio che, come Lacoste, è tra i più noti al mondo: sfruttare la fama a fin di bene è “una buona idea” secondo lo stilista del marchio Felipe Oliveira Baptista a cui è venuta l’idea di contaminare le polo con gli animali a rischio. Senza però eliminare del tutto l’amato coccodrillo, che è stato comunque stampato sulle magliette, sotto il colletto di ognuna.
Photo credit: Lacoste.com/saveourspecies