Salute e benessere

Mangiare fuori aumenta il rischio di intossicazione da ftalati, ma cosa sono?

Un recente studio americano ha dimostrato che chi mangia spesso fuori casa in fast food o ristoranti presenta livelli di ftalati più alti nel corpo. 

Secondo una recente ricerca americana, condotta dalla George Washington University, mangiare spesso fuori può incrementare la quantità di ftalati assimilati dal corpo. Ma cosa sono gli Ftalati? Sono delle sostanze chimiche derivanti dal petrolio e che vengono usate nelle plastiche alimentari per renderle più flessibili e resistenti nel tempo. I soggetti più facilmente esposti a questa sostanza sono quelli che mangiano spesso fuori, al ristorante o al fast food, i quali – sempre secondo i dati della ricerca statunitense – presentano una percentuale di ftalati nel corpo superiore del 35% rispetto a chi mangia a casa. Gli ftalati vengono usati soprattutto per i contenitori del cibo da asporto ma anche nelle confezioni di latte intero, panne, carne, margarina e oli da cucina. 

Una quantità elevata di ftalati nel corpo può portare allo sviluppo di patologie come asma, diabete e problemi di fertilità, e persino tumori come spiega Ami Zota, della George Washington University: “La ricerca dimostra che mangiare fuori rappresenta un importante e sottostimato fattore di rischio per quanto riguarda l’esposizione allo ftalato della popolazione”. Questa sostanza va ad incidere negativamente sul sistema endocrino, quindi sono potenzialmente più pericolosi per bambini, adolescenti e donne in gravidanza.

Esiste un modo per proteggersi? Ovviamente ridurre la quantità di cibo confezionato consumata, soprattutto prestare molta attenzione nel caso di contenitori di plastica. Per quanto riguarda i bambini sarebbe utile scegliere giocattoli realizzati con materiali naturali: gli ftalati possono essere infatti presenti anche in prodotti ludici per i più piccoli come bambole o macchinine.

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