Successo di vendita per le sneakers prodotte da Adidas in collaborazione con l’associazione Parley fot the Oceans: le scarpe sono realizzate totalmente con materiali riciclati, e il 95 per cento si tratta di plastica che inquinava gli oceani
Le sneakers più sostenibili finora mai prodotte sono state un successo: un milione di pezzi venduti per le Adidas Parley, le sneakers prodotte dalla multinazionale in collaborazione con l’associazione ambientalista Parley for the Oceans, realizzate al 100 per cento con materiali riciclati; il 95 per cento della scarpa è ottenuto tra l’altro con la rifiuti marini, ovvero plastica riciclata raccolta nei pressi delle Maldive.
La storia delle sneakers sostenibili dell’Adidas è partita nel 2017, quando in tiratura limitata (settemila pezzi) al prezzo di 220 dollari sono state messe in vendita le UltraBoost Uncaged Parley per mettere a punto il processo di realizzazione di una scarpa composta da materiali di scarto: un successo che ha portato il brand a aggiungere nuovi modelli ai tre esistenti per aumentarne la produzione. A giugno del 2017 infatti, durante la Giornata mondiale degli Oceani, è stata lanciata una colorazione nei toni del bianco per i tre modelli, in riferimento alla questione dello sbiancamento dei coralli; la collezione precedente invece era nei toni del blu per riprendere le sfumature delle acque degli oceani.
Lo scopo di Adidas è quello sì di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla immensa quantità di plastica presente nei nostri mari, ma soprattutto quello di fare concretamente qualcosa per ridurre la presenza dei rifiuti nelle acque. Per realizzare la tomaia di ogni singolo paio di sneakers Parley vengono utilizzate circa undici bottiglie di plastica: secondo il fondatore dell’associazione Pearly for the Oceans, il compito delle industrie è quello di reinventare prodotti e materiali per stimolare un cambiamento nella società e avere un ruolo attivo nella risoluzione del problema: l’inquinamento globale e la salvaguardia degli oceani sono una questione in qui ognuno può diventare protagonista.
Photo credit: Facebook/@Parleyfortheoceans