AmbienteInquinamento

Il primo supermercato al mondo senza plastica

Arriva da Amsterdam l’annuncio della catena Ekoplaza che ha appena inaugurato un intero reparto di un suo supermercato con prodotti in solo vetro, metallo o materiale compostabile: entro il 2018 esempio esteso a tutti i punti vendita

Nel pieno delle iniziative in tutta Europa per ridurre sempre di più l’utilizzo della plastica e della conseguente quantità di rifiuti che si trovano sia in mare che sulla terraferma, un segnale importante arriva dall’Olanda, e nello specifico nel settore dei supermercati, che ogni giorno producono quantità enormi di rifiuti in plastica a causa di confezioni e imballaggi per prodotti e alimenti: ad Amsterdam un supermercato ha aperto un intero reparto in cui la plastica è bandita: più di settecento prodotti sono esposti in materiale compostabile oppure vetro e metallo.

La novità viene da un punto vendita della catena di cibi biologici Ekoplaza, che ha inaugurato il primo reparto senza plastica promettendo di estendere l’iniziativa a ogni supermercato dei 74 presenti in Olanda entro la fine del 2018: secondo il presidente della catena Erik Does si tratta di un passo fondamentale da compiere, se si vuole rendere migliore il futuro. I clienti che già conoscono Ekoplaza per i prodotti bio, potranno dunque sperimentare l’efficacia dei materiali compostabili che sono sicuramente un’alternativa più rispettosa dell’ambiente rispetto agli imballaggi in plastica.

L’iniziativa, lanciata in collaborazione con il gruppo ambientalista “A Plastic Planet”, vuole dimostrare che è possibile vivere senza plastica anche nel mondo degli alimenti: si deve offrire ai clienti la possibilità di scegliere se acquistare la plastica, senza costringere a optare per questa a causa dei prezzi elevati dei materiali alternativi o di una presunta mancanza di qualità: secondo gli attivisti non vi è disparità fra plastica e materiali biologici, e il nuovo reparto del supermercato di Amsterdam sarà occasione per mettere alla prova i materiali alternativi.

Photo credit: Pixabay.it

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