Dal 2021 la Costa Rica comincerà ad eliminare in modo graduale la plastica usa e getta per sostituirla con materiali sostenibili: entro quattro anni la definizione di una strategia nazionale
Addio alla plastica in Costa Rica a partire dal 2021: l’annuncio da parte del ministro dell’Ambiente e dell’Energia della Costa Rica, Edgar Gutiérrez è chiaro sull’intenzione del Paese a diventare uno dei primi paesi al mondo, entro quattro anni, a definire una strategia a livello nazionale per eliminare definitivamente la plastica usa e getta, gradualmente, per sostituirla con materiali sostenibili e più facilmente riciclabili. La decisione rientra nel piano della Costa Rica per diventare, entro il 2021, “carbon neutral“: l’intenzione infatti è quella anche di raggiungere importanti traguardi nel campo delle energie rinnovabili.
L’inquinamento che deriva dalla plastica è, secondo l’Onu, uno dei più dannosi per il suo impatto sulla biodiversità: si tratta infatti di un problema globale con dati allarmanti. Secondo una ricerca che ha testato 159 campioni di acqua potabile in varie città del mondo, circa l’83 per cento dei campioni contiene micro granuli di plastica; ciò significa che questa potrebbe essere presente in molti dei cibi preparati utilizzando acqua. Inoltre è enorme la quantità di plastica che finisce ogni anno nei mari e negli oceani, pari a 80 milioni di tonnellate l’anno.
La Costa Rica ha deciso così di porre rimedio all’inquinamento, considerato che nel Paese vengono prodotti ogni giorno 4 tonnellate di rifiuti, e di queste un quinto non viene raccolta, finendo per inquinare, fiumi, mari e spiagge. Per questo motivo il governo auspica un impegno da parte di tutti i settori, sia pubblici che privati, affinché si sostituisca la plastica usa e getta, in cinque step: promozione di incentivi, linee guida istituzionali per i fornitori; sostituzione dei prodotti in plastica con altri più sostenibili; ricerca e investimenti in iniziative strategiche volte a promuovere il cambio di rotta.
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