A Roma nasce il primo pronto soccorso psicologico
A Villa Giuseppina è ora attivo il servizio di Pronto Soccorso Psicologico. Un servizio sociale professionale, per aiutare i cittadini ad affrontare le emergenze psicologiche, dagli attacchi di panico, ai disturbi dell’alimentazione, fino all’autolesionismo.
Crisi di panico, attacchi d’ansia, difficoltà nell’elaborazione del lutto, ma anche disturbi dell’alimentazione, casi di vittime di bullismo ed episodi di autolesionismo. I problemi psicologici sono molto più frequenti di quanto non si creda. Spesso chi ne soffre resta in silenzio, non sapendo a chi chiedere aiuto. Qualche volta chiama il 118, ma in quel caso il personale medico, dopo i controlli di rito sulla salute fisica del paziente, non possono fare altro, e lo rimandano a casa, al massimo con la prescrizione di un ansiolitico.
Per rispondere a questo tipo di emergenze, a Roma, presso il Poliambulatorio di Villa Giuseppina, da pochi giorni è attivo il nuovo servizio di Pronto Soccorso Psicologico. Una struttura alla quale rivolgersi in quei momenti difficili in cui si ha urgente necessità di un sostegno psicologico professionale per riuscire ad affrontare i momenti più critici. “In un momento di generale difficoltà nei rapporti umani il Pronto soccorso psicologico nasce proprio per tutti coloro che hanno urgente necessità di sostegno psicologico. – Ha spiegato Stefano Cogliati Dezza, il medico responsabile e direttore Sanitario di Villa Giuseppina. – Ci sono i fenomeni di ansia acuta, gli attacchi di panico, le crisi depressive con tendenza ad atti di autolesionismo. Quasi tutti i momenti difficili sono determinati da problematiche familiari o di coppia, da difficoltà nel lavoro, da disagio giovanile e da lutti.”.
Per usufruire del servizio, basta telefonare dal lunedì al venerdì al numero 06 69311390, nei seguenti orari dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, e fissare un appuntamento con il team di psicologi della struttura. Il costo delle visite è molto contenuto, inferiore a quello dei ticket sanitari, per rendere il servizio maggiormente accessibile. Gli specialisti valuteranno in seguito se inserire il paziente all’interno di un percorso specifico. Il centro ha attivato anche un una serie di attività diurne, come colloqui e visite, teatro, animazione e letture di gruppo, rivolte a persone che si trovano in uno stato di difficoltà.
Photo Credits: Pixabay