Ambiente

Speed breeding, la tecnica per accelerare la crescita delle piante

Lo Speed Breeding è una tecnica innovativa che potrebbe contribuire notevolmente alla lotta alla fame nel mondo, grazie ad una maggiore e più frequente disponibilità dei prodotti della terra

 

Coltivazioni floride e resistenti, in grado di germogliare in ogni mese dell’anno. Solo sogno o possibile realtà? Dal Regno Unito arriva ora un’importante scoperta che potrebbe rivoluzionare il mondo dell’agricoltura, contribuendo a dare un grande contributo alla lotta alla fame nel mondo. Si tratta di Speed Breeding, una tecnica messa a punto dal team del John Innes Center, guidato da Brande Wulff, che consentirebbe di accelerare notevolmente la crescita di piante e ortaggi. Con Speed Breeding sarebbe possibile addirittura ottenere il raccolto ogni otto settimane, quindi sei volte all’anno.

Speed Breeding: velocizza la crescita delle piante per sconfiggere la fame

“La nuova tecnica produrrà raccolti migliori, colture più nutrienti, più produttive e più resistenti ai parassiti e alle malattie” ha affermato Brande Wulff. Speed Breeding consente ai ricercatori di intervenire sulle piante a livello genetico, rendendole più resistenti. Le piante vengono coltivate in particolari serre con luci a LED ottimizzate per massimizzare la fotosintesi in regimi intensivi, fino a 22 ore al giorno. Grazie a questo processo la crescita dei vegetali è velocizzata notevolmente, al punto che durante gli esperimenti i ricercatori sono riusciti ad ottenere raccolti di frumento, grano duro, orzo, piselli e ceci in sole otto settimane, replicando l’esperimento ciclicamente, per sei volte in un anno.

Dei risultati sorprendenti, soprattutto se si pensa ai possibili utilizzi per combattere la questione della fame nel mondo. Il team di Wulff punta ad ottenere piante in grado di offrire quantità record di prodotti raccolti ogni anno, non solo in termini numerici, ma anche di resistenza agli agenti esterni. Secondo uno studio del 2005 pubblicato sul Journal of Agricultural Science, un quarto delle colture chiave viene perso per agenti patogeni, virus e parassiti, tecniche come questa possono contribuire a mitigare le perdite.

Photo credits: Pixabay

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