Al CES di Las Vegas l’italiano Emiliano Cecchini ha presentato Offgrid Box, un rivoluzionario cubo che potrebbe aiutare popolazioni delle aree più povere, fornendo energia e acqua potabile
Al CES – Consumer Electronics Show di Las Vegas si alternano sul palco invenzioni innovative provenienti da tutto il mondo, in grado di migliorare notevolmente la vita di molte persone. Le creazioni più geniali dei migliori team di sviluppatori mostrano come sia possibile – o sarà possibile a breve – realizzare cose che fino a non molto tempo fa sembravano impossibili. È questo il caso anche di Offgrid Box, presentata dal toscano Emiliano Cecchini, laureato in chimica e con un dottorato in fisica.
OffGrid Box è una scatola cubica di due metri per lato, facile da montare in meno di tre ore, che potrebbe risolvere i problemi legati alla disponibilità di acqua ed energia nelle aree più povere del mondo, ma non solo. Offgrid Box, infatti, ha al suo interno un sistema che consente di produrre 16 kWh di energia al giorno partendo dal sole e 24 mila litri di acqua potabile al giorno partendo da quella piovana, il tutto al costo di pochi centesimi al giorno.
Già finito sulle pagine dei giornali per aver realizzato il primo sistema per distribuire idrogeno in un centro abitato, nella sua città natale Arezzo, Cecchini ha ideato una scatola offgrid, ovvero non collegata alla rete elettrica. Il prototipo fu presentato al Maker Faire di Roma nel 2013, l’appuntamento capitolino dedicato agli inventori, ma non riuscì ad ottenere i finanziamenti necessari per lo sviluppo del progetto e la sua produzione. Poco tempo dopo riuscì ad ottenere un ingente finanziamento da parte di Tech Stars, tra i principali acceleratori di startup degli Stati Uniti, in cambio del fatto di spostare la propria attività a Boston. Grazie a questo contributo il team di Cecchini è riuscito a realizzare finalmente i box che da qualche mese stanno testando in Ruanda.
Photo Credits: Offgrid Box