Sarà totalmente alimentata da energia solare l’Università del Nuovo Galles del Sud, in Australia: l’ateneo è già leader nella ricerca sul fotovoltaico
Sarà una delle prime università al mondo ad essere totalmente alimentate tramite energia solare: lo prevede l’accordo siglato negli ultimi giorni del 2017 da parte dell’Università del Nuovo Galles del Sud, in Australia, con l’azienda Sunraysia Solar Farm della cinese Maoneng, vicino a Balranald nel sud-ovest del Stato australiano, da cui acquisterà ogni anno 124mila MWh di energia rinnovabile l’anno: quantità stimata sufficiente per coprire il fabbisogno di tutto l’ateneo.
L’Università australiana, leader nell’ambito della ricerca sul fotovoltaico, è da sempre all’avanguardia per quanto riguarda lo sfruttamento di energia rinnovabile. Ha appena ricevuto, dall’Agenzia australiana per l’energia rinnovabile un finanziamento di 16 milioni di dollari con cui finanziare 12 progetti della sua Scuola di ricerca sul fotovoltaico. Entro l’inizio del prossimo anno quindi tutta l’elettricità impiegata dall’ateneo verrà da una fonte rinnovabile. L’università ha anche stretto un accordo con l’utility Origin, per ricevere energia rinnovabile nel caso di domanda superiore o nel caso in cui l’impianto produca meno elettricità. Un’iniziativa che riflette gli ideali dell’ateneo, proiettato verso un mondo sostenibile.
In realtà è l’Australia nel suo complesso ad essere sempre più attenta e all’avanguardia nell’ambito delle energie rinnovabili, il cui utilizzo è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni. Secondo la Green energy market, l’azienda che monitora il settore dell’energia rinnovabile in Australia, le fonti rinnovabili producono il 17,1 per cento dell’energia dell’intero continente: fino a dieci anni fa questa percentuale era del 7 per cento. Il paese è attualmente in corsa per raggiungere il 100 per cento di energie rinnovabili entro il 2030: un’idea politica sostenuta fortemente dall’opinione pubblica, convinta della necessità di salvaguardare l’ambiente e la salute delle persone e di farlo prima che gli effetti dei cambiamenti climatici siano irreversibili.
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