Ambiente

Greenpeace in Germania contro una miniera per salvare una chiesa

Gli attivisti di Greenpeace si sono mobilitati in favore di una ex chiesa cattolica in Germania che doveva essere abbattuta per far posto ad una miniera a cielo aperto

 

Ieri, 8 gennaio 2018, gli attivisti di Greenpeace in Germania sono tornati a mobilitati contro il colosso energetico tedesco RWE, in favore di una ex chiesa cattolica. Obiettivo dell’operazione dell’Organizzazione era quello di evitare che la chiesa di San Lamberto di Immerath venisse abbattuta per fare spazio alla miniera di lignite a cielo aperto di proprietà dell’azienda energetica RWE. Gli attivisti si sono arrampicati fin sopra il tetto dell’edificio per appendere uno striscione con la scritta “Wer Kultur zerstört, zerstört auch Menschen!#ENDCOAL”, cioè “Chi distrugge la cultura, distrugge esseri umani, #StopCarbone“.

Azione Greenpeace in Germania per salvare un chiesa

RWE è oggi il secondo maggior produttore di elettricità tedesco. Tramite le sue società controllate, distribuisce elettricità a oltre 120 milioni di clienti, in Europa e Nord America. L’abbattimento dell’ex chiesa era finalizzato all’ampliamento della già gigantesca miniera di lignite Garzweiler II. Gli attivisti di Greenpeace hanno aperto striscioni vicino agli escavatori e anche una scritta “Stop Carbone” da cui esce del fuoco. Purtroppo, però, nonostante le accese proteste di Greenpeace, alcune ore dopo l’area è stata sgomberata, gli attivisti sono stati allontanati dalle Forze dell’Ordine ed è iniziato l’abbattimento della chiesa.

Azione Greenpeace in Germania per salvare un chiesa

La cancelliera Angela Merkel aveva promesso di rispettare gli accordi presi in materia di clima ed energie rinnovabili e, quindi, anche l’obiettivo tedesco di riduzione del 40% delle emissioni di CO2 entro il 2020, ma questo è possibile solo con il bando del carbone. L’energia proveniente da fonti verdi in Germania sembrerebbe che oggi rappresenti solo il 16% del consumo energetico tedesco. Secondo uno studio recente del think tank Agora Energiewende, il paese è in grado di tagliare appena il 30% della CO2 entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990, rimanendo ben al di sotto del suo obiettivo di un calo del 40%.

Photo Credits: Greenpeace

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