Moda Sostenibile

Il cuoio vegetale per l’industria tessile: conviene di più, inquina di meno

L’industria tessile offre finalmente alternative ad animalisti e vegani: il cuoio vegetale ha le stesse caratteristiche di quello animale, ma ha un’origine sostenibile

Scarpe, borse e accessori identici a quelli che abbiamo sempre comprato e usato, con la stessa resistenza e traspirabilità, con migliori prestazioni nel tempo e costi minori. Oltre che minore impatto ambientale: si tratta del cuoio vegetale che sta entrando sempre più nell’industria tessile grazie all’intuizione, di fatto apripista, dell’ingegnere americano Richard Wool che con il suo cuoio alternativo a quello animale offre un’alternativa sostenibile nell’industria tessile che permette di risparmiare acqua ed energia in fase di produzione, inquinando di meno. Il rivoluzionario cuoio vegetale è prodotto con fibre di cotone e lino mescolati con mais, soia e oli vegetali.

Certo la strada è lunga per l’utilizzo a livello industriale del nuovo materiale, ma l’importante è che da parte delle grandi aziende vi è stato subito l’interesse nel testarne campioni per offrire un’alternativa ai clienti vegani e animalisti: tra queste anche la Nike, Puma e Adidas. Il cuoio vegetale potrebbe essere una svolta nell’industria rispetto all’utilizzo di prodotti di origine animale, soprattutto perché come sostenuto dall’inventore stesso (scomparso prematuramente) si può arrivare a progettare un materiale di qualità anche superiore a quello tradizionale.

Per la suola delle scarpe si pensa anche ad un’alternativa sostenibile: per ora una soluzione è data da un materiale che sfrutta gli scarti di lavorazione del pollame scegliendo le piume: soltanto negli Stati Uniti si producono annualmente sei miliardi di tonnellate di fibre di piume di pollo, che così impiegate risolverebbero anche il problema dello smaltimento dei rifiuti. Ancora una volta, un esempio di come la sostenibilità sia possibile sfruttando filiere industriali già esistenti, generando quindi prodotti senza incrementare costi di produzione, ma al contrario, abbattendoli. Senza dubbio un giorno si potrà camminare soltanto su scarpe sostenibili.

Photo credit: Pixabay.it

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