Dal Canada un laser antisofisticazione per controllare la carne macinata
Importante novità contro le alterazioni alimentari, arriva un laser antisofisticazione che consentirà di capire se la carne macinata è stata mischiata con frattaglie o carne meno pregiata
Dal Canada è in arrivo uno 007 un aiuto tecnologico per scovare eventuali contaminazioni alimentari. Si tratta di uno speciale laser antisofisticazione messo a punto da un gruppo di ricercatori dell’Università canadese della British Columbia in grado di individuare se la carne macinata sia stata mischiata con frattaglie o carne di scarto e meno pregiata. Il dispositivo vanta un’affidabilità addirittura del 99% in caso di aggiunta di carne di altri animali non dichiarata mischiata al macinato di manzo, e una precisione dell’80% nell’individuare quali parti dell’animale sono state utilizzate ed anche la loro concentrazione.
Negli ultimi anni è aumentata ancor di più l’attenzione nei confronti delle contaminazioni alimentari, i particolar modo dopo lo scandalo scoppiato in Europa nel 2013, quando si venne a sapere che in alcuni lotti di carne macinata era stata aggiunta fraudolentemente quella di cavallo a quella bovina, senza denunciarlo sull’etichetta. I risultati dello studio dei ricercatori canadesi sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Report, dove spiegano come sia semplice l’individuazione di diverse parti della carne, sei tipi di frattaglie di manzo e maiale attraverso l’utilizzo di questo innovativo laser antisofisticazione.
Ogni parte di animale ha una diversa composizione chimica e questo si traduce in un differente assorbimento e dispersione dell’energia a infrarossi emanata dal laser, che viene poi catturata da un apposito spettrometro. Questa tecnologia risulta essere migliore rispetto a quelle utilizzate fino ad oggi, che implicano tempistiche più lunghe e personale altamente qualificato e, per questo motivo, sono di difficile applicazione nell’immediato. Ad esempio, il test del DNA, tra le tecnologie attualmente utilizzate, può essere utilizzato per individuare il tipo di animale, ma non la parte utilizzata, e si rivela pertanto inutile se si vuole verificare l’eventuale alterazione con frattaglie o altro.
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