Ambiente

Apre Green Pea, l’Eataly per comprare vestiti e mobili ecosostenibili

Sorgerà a Torino, vicino il primo store di Eataly, Green Pea, un negozio sostenibile dove comprare arredi, abiti, cosmetici: tutto green e nel rispetto dell’ambiente

Nuova avventura per Oscar Farinetti che passa dal cibo buono ad abiti, complementi d’arredo, mezzi di trasporto, cosmetici: tutto rigorosamente ecosostenibile. Il nuovo store della compatibilità con l’ambiente si chiama Green Pea, e ad aprile aprirà ufficialmente il cantiere del nuovo progetto dell’inventore di Eataly, che sarà pronto per l’inaugurazione nell’autunno del 2019; luogo previsto per il nuovo store è Torino, accanto al primo Eataly aperto undici anni fa, nel 2007, vicino al Lingotto: secondo Farinetti, Torino rimane la città italiana dove si sperimenta meglio.

Il marchio (e quindi l’idea) di Green Pea esisteva già da tempo, ma è soltanto da quest’anno che il progetto del primo store ecosostenibile prenderà forma. Si venderanno al suo interno non cibi, dunque, ma cosmetici bio, arredi costruiti con materiali ecosostenibili, abiti, giocattoli, biciclette. La stessa struttura verrà costruita rispettando l’ambiente: un edificio realizzato con la collaborazione dell’Università di Torino, che sarà sostenibile energeticamente, sfruttando materiali green con il legno in testa. Un progetto complesso, come spiega Farinetti, che produrrà energia grazie ai clienti che cammineranno al suo interno.

Anche per Green Pea, l’idea è quella di aprirne più sedi in svariate parti del mondo e d’Italia, come per Eataly, con l’obiettivo di costruire e vendere oggetti che rispettino l’ambiente e le risorse: Farinetti è convinto del successo di questa nuova impresa, grazie alla nuova consapevolezza delle persone riguardo il pianeta che lasciano ai loro figli e nipoti. Un nuovo passo nel campo delle eccellenze e della ricerca, che cammina di pari passo con gli ultimi successi di Eataly (arrivato in Cina e Russia) e l’apertura di Fico, il parco tematico bolognese dedicato alle eccellenze italiane nel campo agroalimentare.

Photo credit: Twitter.com

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