È nata Sprout, la prima matita che germoglia
Frutto del lavoro di tre studenti del MIT di Boston, la prima matita che germoglia, per dare nuova vita alle matite troppo corte per essere usate. Si chiama “Sprout” e permette di piantare fiori ed erbe aromatiche.
Una soluzione ecologica semplice quanto geniale che permette di non buttare le matite o i pastelli colorati quando ormai sono inutilizzabili perché troppo corti per essere impugnati. Si chiama “Sprout”, che significa “germoglio”, la startup danese che ha inventato la prima matita che germoglia: il progetto sfrutta a pieno l’idea che ogni oggetto, anche uno che in apparenza ha smesso di essere utilizzabile per il fine con cui è stato concepito, può rinascere e avere vita nuova.
Si tratta proprio di vita nuova, dato che la matita che germoglia può dare letteralmente vita ad una pianta, un fiore o un’erba aromatica. È sufficiente infilarla in un vaso con del terriccio, ricordarsi di annaffiarla e di esporla al sole, così come si farebbe con una pianta tradizionale, e nel giro di poche settimane saranno spuntati i primi germogli. Lo sviluppo del vegetale è possibile grazie alla capsula biodegradabile che si trova all’estremità della matita, che contiene semi che possono essere scelti, e che vanno dal basilico ai girasoli. Il resto della matita è invece realizzato in legno di betulla, e si possono scegliere delle classiche matite ai pastelli colorati; in più è possibile, su richiesta, personalizzare la matita che germoglia con delle incisioni realizzate al laser, regalo perfetto per chi ama le idee sostenibili.
Il progetto della matita che germoglia è di tre studenti del MIT di Boston, una delle più importanti università di ricerca del mondo. I tre studenti hanno lanciato la loro startup su Kickstarter, e sono arrivati a vendere 450mila matite in tutto il mondo: grazie ai fondi derivati dal crowdfounding sarà possibile far crescere un progetto che unisce genialità e sostenibilità.
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