Addio mal di testa a causa del vino, in arrivo un filtro che elimina i solfiti
Presenti nel vino in diverse quantità, i solfiti ne preservano le caratteristiche nel tempo ma possono causare fastidi. In arrivo un filtro capace di eliminarli quando si versa il vino, senza intaccare l’aroma della bevanda
Semplici appassionati, esperti degustatori o bevitori occasionali lo sanno: spesso il vino porta con sé un gran mal di testa, e non è sempre colpa del numero di bicchieri che si bevono, ma dalla sensibilità ai solfiti. Presenti nel vino in varie quantità, sono sostanze tra cui diossido di zolfo e sali, che vengono aggiunti al vino sin dai tempi dell’Impero Romano perché sono antibatterici e antiossidanti, preservando il colore della bevanda. Servono difatti a garantire nel tempo il sapore e il gusto originale, impedendo l’azione di alcuni enzimi che si trovano negli alimenti e che, reagendo con l’ossigeno, alternano le caratteristiche originali.
Grande importanza dei solfiti, dunque, che in parte vengono prodotti dal vino stesso, poiché sono risultato della fermentazione, ma molte persone possono reagirvi in maniera varia. I solfiti, presenti anche in altri cibi, come la frutta disidratata, possono dare fastidio infatti a chi soffre d’asma, generando difficoltà respiratorie. Per questa ragione la legislazione pone dei limiti che variano per la tipologia di vino e che impongono la dicitura in etichetta “contiene solfiti” se questi superano i 10mg/l.
Un progetto della Kansas School of Engineering sta però per mettere a punto un filtro che eliminerà il 99 per cento dei solfiti quando il vino viene versato nel bicchiere. Lavorando nel campo dei materiali porosi, questo sistema dovrebbe essere in grado di attrarre i solfiti come una calamita, senza intaccare gli zuccheri e i tannini che ne garantiscono l’aroma; l’obiettivo è quello di mettere a punto un’intera linea di bottiglie dotate di filtro all’imboccatura, in modo da rendere possibile bere vino senza fastidi a chiunque, con un metodo accessibile ed economico.
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