Dieta Mediterranea: perché fa bene e dovremmo seguirla tutti

Patrimonio dell’Umanità Unesco, la Dieta Mediterranea non è solo un approccio all’alimentazione, ma uno stile di vita

 

Inserita dall’Unesco nella lista dei Patrimoni Immateriali dell’Umanità nel 2010, la Dieta Mediterranea è un regime alimentare corretto e bilanciato, in grado di apportare tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno, portando a tavola piatti gustosi e stuzzicanti. Al centro di tutto troviamo cereali, ulivo, vite, frutta e ortaggi, ovvero, i prodotti tipici dei paesi bagnati dal Mar Mediterraneo. Questa dieta è stata recentemente protagonista anche della conferenza tenuta dall’antropologo Marino Niola “Essere e Benessere. La ricetta mediterranea”, che ha aperto un ciclo di lezioni magistrali internazionali sul tema del cibo.

Niola presentava la Dieta Mediterranea come qualcosa di sano, sottolineando come non si tratti solo di un regime alimentare, ma di un vero e proprio stile di vita, sintetizzando in sette i motivi per cui dovremmo seguirla:

1. Semplice
Tutti gli alimenti sono presenti, frutta e verdura di stagione, legumi e cereali, carne e pesce, e persino olio e vino, le cui quantità sono organizzate secondo lo schema della Piramide alimentare: alla base i prodotti consumati con maggior frequenza come pane, pasta, riso e ortofrutta, seguiti a scalare da pesce, carni bianche e rosse, uova e formaggi, ed infine un moderato consumo di vino. Per quanto riguarda i macronutrienti, si assume il 55-60% di carboidrati, non oltre il 30% di grassi e 10-15% di proteine.

2. Conveniente
Si utilizza pesce azzurro locale, frutta e verdura dell’orto, pasta e pizza, tutte cose generalmente dal prezzo contenuto e facilmente reperibili e, perché no, coltivabili in autonomia.

3. Conviviale
Nei paesi del Mediterraneo, mangiare non vuol dire solamente nutrirsi, ma stare riunirsi intorno a una tavola per trascorrere del tempo insieme.

4. Salutare
Recenti studi hanno provato che questo stile alimentare riduce l’incidenza delle malattie cardiovascolari e dei tumori, oltre a limitare l’insorgere di patologie come il morbo di Alzheimer e la sindrome di Parkinson.

5. Eco sostenibile
Si consumano principalmente prodotti locali e di stagione, abbattendo le emissioni di CO2 derivate dal trasporto di merci importate o dalle serre. Inoltre, la produzione di cereali, frutta, verdura e legumi, alla base della dieta, ha un impatto ambientale decisamente inferiore rispetto a stili alimentari basati su carni e grassi animali.

6. È inclusiva
Consente di mettere alla stessa tavola vegetariani, fruttariani, carnivori, onnivori. Inoltre, presenta punti di incontro tra le cucine di Italia, Grecia, Marocco e Spagna, accomunati da ingredienti e sapori simili.

7. Stile di vita
Più che una semplice dieta è un insieme di abitudini alimentari sane, che portano a preferire prodotti locali e genuini. La suddivisione in tre pasti principali e due spuntini di supporto consente di non arrivare mai a tavola troppo affamati, evitando picchi e cali di glicemia.

 

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