Se Babbo Natale quest’anno ha fatto decisamente fiasco con la scelta dei doni, ecco come vendere i regali poco graditi con l’aiuto della tecnologia
A tutti è capitato almeno una volta di ricevere in regalo qualcosa di veramente brutto o, più semplicemente, lontano dal proprio stile. A Natale le possibilità aumentano, con improbabili maglioni natalizi ricevuti da vecchie zie (ricordate il maglione con la renna di Mark Darcy o il vestito-tappeto di Bridget nel film Il Diario di Bridget Jones?) o inquietanti soprammobili con putti o animali propiziatori. Non sempre è possibile cambiare il presente, quindi ogni anno migliaia di oggetti poco graditi finiscono nella pattumiera o in una scatola dalla quale verranno poi presi e riciclati come regalo per qualcun’altro. Se optate per la seconda scelta, ricordatevi di mettere un post it con il nome di chi vi ha regalato ciascuna cosa, così da evitare gaffe.
Vendere i regali non graditi dal proprio smartphone
Oggi, però, da un dono regalo può nascere un’opportunità di guadagno grazie alle numerose app che consentono di vendere i regali non graditi comodamente dal proprio smartphone.
- Vestiaire Collective: se il regalo è firmato questa piattaforma di social shopping per la vendita di prodotti di lusso di seconda mano fa al caso vostro. L’app vanta una platea di quasi sette milioni di utenti e un campionario di ben quattromila oggetti tra borse, vestiti, gioielli, scarpe e orologi.
- Subito.it: attraverso l’app o il sito web è possibile mettere in vendita qualsiasi cosa. È tra i siti più consultati, con milioni di utenti registrati e non.
- Depop: è l’app per vendere o barattare abiti e accessori made in Italy di seconda mano. L’app è utilizzata anche da molte stylist, blogger e it-girls, tra le quali Chiara Ferragni e Alessia Marcuzzi che la usano per vendere le loro creazioni.
- Facebook: il social è pieno di gruppi per scambio o vendita di prodotti di seconda mano e da circa un anno ha lanciato anche un suo market dedicato. Se scegliete la via di Facebook fate attenzione che il riciclo non venga scoperto dall’autore del regalo. Meglio optare per gruppi chiusi, facendo attenzione che il diretto interessato non sia tra i membri.
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