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Bio-on presenta Minerv biorecovery, la bioplastica che pulisce il mare

Celebrata lo scorso 5 Giugno, la Giornata Mondiale dell’Ambiente ha avuto come tema principale il legame tra uomo e Terra e la profonda necessità di riconnettersi con essa.
È proprio in questa occasione che l’azienda bolognese Bio-On spa,  quotata all’Aim da Banca Finnat Euramerica, ha presentato una nuova, rivoluzionaria tecnologia che permetterà di ripulire i tratti di mare inquinati dal petrolio in sole 3 settimane: “Minerv biorecovery”.

Una soluzione tanto efficace quanto semplice, poiché “È la natura che cura se stessa” spiega Marco Astorri, Presidente e CEO di Bio-on. Come? Grazie ai batteri che si nutrono di bioplastica, che si moltiplicano e si rafforzano fino ad attaccare il petrolio.  Nei laboratori Bio-on, infatti, è stata messa a punto una speciale bioplastica, la Phas, totalmente naturale e biodegradabile che viene rilasciata in mare sotto forma di micro-polveri. Queste danno vita ad una struttura in grado di favorire una veloce moltiplicazione di batteri che si nutrono proprio di questo speciale materiale e che attaccano il petrolio. I processi biodegradativi si attivano in circa 5 giorni e la frazione degradabile degli idrocarburi come il petrolio viene eliminata in circa 20 giorni.
Le micro-polveri di Minerv Biorecovery iniziano il loro processo di biodegradazione in 1-2 mesi, tornando infine ai normali livelli dell’ambiente marino e non costituendo alcun tipo di pericolo per la fauna naturale.

Nelle prossime settimane cominceranno i test nei mari di tutto il mondo, dai porti ai siti industriali: questa tecnologia può essere applicata, infatti, non solo in caso di disastri ambientali, ma anche nella quotidiana manutenzione di porti o siti industriali. “Siamo orgogliosi di dare il nostro contributo per proteggere l’ambiente marino”, ha sottolineato Marco Astorri, presidente e ceo di Bio-on: “Concederemo in licenza questa tecnologia a partire dal 2018“. Il progetto, presentato nell’ambito del G7 Ambiente ospitato a Bologna, non ha precedenti. Basti pensare che, dopo il disastro ambientale del 2010 nel Golfo del Messico, sono stati spesi 55 miliardi di dollari per pulire le acque dai 3.2 milioni di barili di greggio sversati in mare: sarebbe bastata qualche migliaia di tonnellate di Minerv Biorecovery per ottenere lo stesso risultato.

Maggiori informazioni rispetto a BIO-ON sono disponibili qui.