A sud dell’Australia si trova un’isola dal suggestivo nome di Kangaroo Island. Il clima ideale e un ambiente naturale quasi intatto la rendono una meta ambita del turismo australiano. Si potrebbe definire come il mondo in un’isola: a Kangaroo ci sono boschi di eucalipto, blocchi di granito scolpiti dal vento e un piccolo Sahara con le dune affacciate sull’oceano. Un luogo dove la sostenibilità ambientale è un valore, con il territorio che per quasi il 50% è formato da parchi naturali e aree protette. Di conseguenza anche il turismo si adegua. Tempo fa è stato inaugurato un complesso di ville di lusso 100% alimentate a energia rinnovabile. Una soluzione completamente off-grid dove è l’energia del sole a generare la corrente elettrica necessaria per i fabbisogni dei fortunati ospiti. Queste ecoville – a 5 stelle di lusso e 6 stelle di efficienza – fanno parte di un progetto di espansione urbanistica green da 318mila dollari finanziati in parte con fondi pubblici provenienti dal governo federale e dalla Australian Tourism Commission.
Turismo sostenibile e architettura sostenibile
Distinguere il suo profilo sulla costa di Kangaroo Island è quasi un’impresa, mimetizzato com’è tra la vegetazione. Anche il Southern Ocean Lodge nasce proprio dall’idea di una piena fusione con il paesaggio meridionale australiano, per favorire il turismo sostenibile e ridurre al minimo l’impatto ambientale. Non a caso, la coppia di proprietari, James e Hayley Baillie, ha incaricato del progetto Maw Pritchard, architetto pluripremiato cresciuto proprio sull’isola. E autoctoni sono tutti i materiali da costruzione utilizzati, così come per l’arredamento degli interni sono stati scelti pezzi di artigianato e opere di artisti locali, da Khai Liew a Bruce Gould. Neanche a dirlo, lo chef Tim Bourke usa solo materie prime del posto, dal pesce fresco al formaggio di capra, fino al miele. Gli impianti sono stati utilizzati per farne un ecolodge d’avanguardia: dai pannelli solari per il riscaldamento alla raccolta di acqua piovana, fino al sistema di intercapedini interne per la ventilazione. Ma tra i pezzi forti del progetto c’è di sicuro il panorama mozzafiato che si gode dalle spettacolari vetrate di ciascuna delle 21 suites. Il viaggio su Kangaroo Island dall’Australia non è certamente dei più economici anche se il luogo è suggestivo e ricco di attrattive naturalistiche. I magnifici paesaggi costieri e la notevole biodiversità presente ne fanno una delle mete più desiderate anche se in Australia vi sono luoghi magnifici anche in località infinitamente meno conosciute e costose.
Non solo vip
Essendo una delle maggiori icone turistiche dell’Australia, nonché la sua terza più grande isola, Kangaroo Island è ormai pronta a staccare la spina, quella che la lega alla terraferma, si intende. Parliamo non solo dei vip, ma degli oltre 4mila abitanti che si sentono pronti a lasciare un segno nella storia australiana passando a un’alimentazione al 100% a base di energie rinnovabili, sia per la fornitura elettrica che per i trasporti. Il gestore di rete ha lanciato una call per l’invio di proposte che sappiano sfruttare al meglio le risorse energetiche naturali del territorio. Fotovoltaico, eolico, biomasse e anche l’energia oceanica dovranno essere messe a frutto in un mix tecnologico che contempli anche impianti di stoccaggio e software intelligenti per la gestione della domanda elettrica. L’obiettivo? Tagliare i cavi di connessione con la terraferma, rendendosi autosufficiente. Attualmente l’energia è consegnata da un vecchio elettrodotto sottomarino, lungo 15 km, ormai prossimo alla pensione, che ha aperto per il gestore, la South Australia Power Networks, due possibilità: sostituire la rete con un nuovo cavo o riflettere su alternative offgrid. A sostegno del “taglio dei fili” con la terraferma è arrivato anche uno studio dell’Istituto Sustainable Futures dell’Università di Sydney. I ricercatori dell’ateneo si sono presi l’incarico di esaminare le più recenti innovazioni tecnologiche in materia di rinnovabili e valutare quale potrebbe essere la soluzione migliore per la comunità dell’isola.