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Emissioni zero, la bellezza sostenibile di L’Oreal

Nel 2012, il progetto “Emissioni zero” rifletteva gli impegni fondamentali assunti da L’Oréal, che mirava a dimezzare le proprie emissioni di CO2 entro il 2015, con una stretta collaborazione tra L’Oréal Italia, il Comune di Settimo Torinese e Pianeta, un’azienda specializzata nel risparmio energetico. L’iniziativa costituiva per l’Italia un esempio inedito e innovativo di partenariato pubblico-privato, che coniuga rispetto per l’ambiente, sviluppo sostenibile e risparmio energetico. Questo progetto, estremamente innovativo, affiancava a pannelli solari di ultimissima generazione l’utilizzo della biomassa e della rete urbana di riscaldamento, assicurando allo stabilimento una fornitura di energia costante e “cento per cento pulita”, anche durante la notte o in caso di cielo nuvoloso. Oggi, finalmente, siamo arrivati alla definizione di emissioni zero: significa che lo stabilimento di L’Oréal Paris di Settimo Torinese73ddb692-3f4f-4f67-9f9e-89682a04987f il più grande al mondo tra i 44 appartenenti al gruppo, produttore di mascara, shampoo, balsami e polveri per il viso, per un totale di 330 milioni di pezzi all’anno – è completamente carbon neutral, azzerando lo spargimento nell’ambiente di oltre 9mila tonnellate di anidride carbonica (pari all’utilizzo di 3mila auto a benzina in un anno). Quello delle emissioni zero è solo uno dei tanti obiettivi del piano di sostenibilità mondiale Sharing Beauty with All che il primo gruppo cosmetico al mondo ha messo in atto e raggiunto con risultati sorprendenti. Il progetto di eco-sostenibilità prevedeva, infatti, la riduzione entro il 2020 del 60 per cento delle emissioni. «Siamo felici di aver portato a termine questo ambizioso progetto, afferma Cristina Scocchia, amministratore delegato di L’Oréal Italia, il nostro stabilimento sarà a emissione zero grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili. Questa energia verde ha un costo inferiore rispetto a quella convenzionale utilizzata in precedenza. Un esempio di come la sostenibilità possa fare bene non solo all’ambiente ma anche al conto economico». Pochi giorni fa il ministro dell’ambiente italiano, Gian Luca Galletti, si è recato a Settimo Torinese per visitare lo stabilimento italiano del gruppo francese e rendere omaggio agli sforzi realizzati dall’équipe guidata appunto da Cristina Scocchia, che hanno permesso a questo polo produttivo, il più importante dell’Oréal al mondo, di raggiungere i suoi obiettivi in materia di emissione di carbonio: emissioni zero di CO2. Il ministro ha sottolineato il valore esemplare di questa iniziativa intrapresa dal grande gruppo francese, in linea con gli accordi di Parigi di dicembre 2015 sulla lotta contro il riscaldamento climatico. Il console generale ha rappresentato l’ambasciatrice durante questa manifestazione. Gli investimenti realizzati sul sito (copertura della fabbrica con 14mila pannelli solari) e in collaborazione con il comune di Settimo Torinese e altri partner privati (centrale di produzione energetica a biomassa) hanno permesso di raggiungere questo notevole risultato. La fabbrica ha anche sviluppato un sistema di trattamento delle acque che permette il loro riciclaggio e una diminuzione del 16% del consumo rispetto al 2005.


 

Programma emissioni zero

Dunque, come detto durante la presentazione del progetto sostenibilità “Sharing beauty with all”, L’Oréal Italia ha completato il programma “emissioni zero”. Dal 4 luglio 2016, lo stabilimento di Settimo Torinese, ha azzerato la potenziale emissione annua in ambiente di oltre 9mila tonnellate di CO2. Cristina Scocchia ha dichiarato ancora: “L’energia verde ha un costo inferiore rispetto a quella convenzionale utilizzata in precedenza, ed è un esempio di come la sostenibilità possa far bene non solo all’ambiente ma anche al conto economico”. Anche il ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti, ha sottolineato che «uno stabilimento del genere, carbon neutral con certificazioni internazionali, dimostra che puntare sull’innovazione ambientale è un elemento ormai decisivo per la competitività sul mercato globale». Quello delle emissioni zero è un traguardo raggiunto negli anni: il sito di Settimo Torinese aveva già ridotto il consumo idrico (litri/prodotto finito) del 39%, e 0d1905d2-c141-41e1-84e4-bd4b6e5b0607a partire da ottobre 2015 valorizzava il 100% dei rifiuti (zero in discarica). Una conquista ambientale resa possibile dall’utilizzo di diverse fonti rinnovabili combinate: un sistema di teleriscaldamento (e teleraffrescamento) presente sul territorio del Comune di Settimo Torinese; un impianto con 14mila pannelli fotovoltaici; una centrale a biomassa dedicata a L’Oréal e biogas per la generazione del vapore tecnologico necessario ai processi produttivi. Gli altri obiettivi raggiunti dallo stabilimento negli ultimi anni sono: la riduzione del consumo idrico del 39 per cento e la valorizzazione del 100 per cento dei rifiuti (ovvero, nessun rifiuto in discarica). Lo stabilimento coprirà il fabbisogno globale termo-elettrico, superando gli obiettivi generali del Gruppo che prevedevano di ridurre del 60 per cento (rispetto al 2005) le emissioni di anidride carbonica nei suoi 45 stabilimenti entro il 2020. Nel frattempo la produzione, continua a crescere, con 330 milioni di pezzi all’anno nel 2015 rispetto ai 175 milioni del 2005. L’anno scorso lo stabilimento è stato protagonista di un reshoring. Ora il polo produttivo alle porte di Torino, con 400 addetti, dalla fine del 2015, dopo una flessione legata alla crisi ha ripreso a crescere. Su questo stabilimento il Gruppo continua a investire perché di eccellenza, come dimostrato dal raggiungimento dell’obiettivo emissioni zero. E nel 2017, come ha annunciato un mese fa Cristina Socchia aumenterà l’attività, grazie al trasferimento di produzioni oggi all’estero.

L’iniziativa sviluppata a Settimo Torinese rappresenta un caso unico in Italia di collaborazione pubblicoprivato che unisce rispetto per l’ambiente, crescita sostenibile e risparmio energetico. Un accordo che connota fortemente l’impegno da parte di L’Oréal a consolidare la propria presenza e il proprio contributo in un’area innovativa come quella di Settimo Torinese ‐ caratterizzata da una significativa re‐industrializzazione in chiave moderna, dove si coniugano impresa, ricerca, innovazione e sostenibilità.

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