Orto urbano, verso l’autosufficienza vegetale
La moda dell’orto urbano non è più un fuoco di paglia. In principio furono i coniugi Obama a far vedere al mondo come ci si può coltivare da soli il proprio cibo anche vivendo in una grande città. Oggi, secondo Lolo Houben, autrice di “One Magic Square” (disponibile su Amazon.it), tutto ciò di cui avete bisogno per il vostro orto urbano è solo un singolo metro quadrato di terra per far crescere una larga abbondanza di vegetali. Lolo ha scritto il suo libro anni dopo aver insegnato in un corso dallo stesso nome nella sua terra natia, l’Australia. «Alla fine degli anni Novanta chiesi aiuto a due membri esperti di un’associazione di orticoltori per poter tenere un corso intitolato “Coltiva il tuo cibo in un metro quadro”. Questa mia richiesta ha causato molta ilarità, considerando che noi vivevamo in una piccola città circondata da migliaia di ettari di terra coltivabile, anche se gran parte di essa era irrigata esclusivamente dalle acque piovane e la siccità era un evento frequente». Ma Lolo, con determinazione, ha scritto il suo corso, e lo ha sviluppato in un workshop da tenere nell’arco di otto settimane in un centro messo a disposizione dalla comunità, assistita da due collaboratori che, con le loro specializzazioni, sostenevano una coltivazione che sfruttasse principi organici, senza l’utilizzo della chimica. È nato così l’orto sul balcone: «Incoraggio i giardinieri neofiti a iniziare con un quadrato dove coltivare dell’insalata verde, quindi aggiungere un nuovo quadrato la stagione successiva e poi un altro ancora. Ciò vi farà capire quanto riuscite a produrre senza grandi sforzi». Lolo sostiene ancora: «Abbiamo discusso su come vegetali poco radicati e vegetali profondamente radicati potessero crescere accanto e su come una radice non avesse bisogno di più spazio rispetto alla dimensione che ci si prospettava raggiungesse. I partecipanti imparavano dal punto di vista pratico come coltivare partendo dai semi. Dopo averli divisi in cestini individuali, la prima classe di 20 persone si è diplomata realizzando e poi utilizzando un tesoro di piantine miste da piantare ciascuna nei propri metri quadri di spazio casalingo. Un altro compito degli studenti era stato quello di creare un compost usando tutti gli scarti della cucina e dell’orto. L’anno successivo abbiamo ripetuto il corso, aggiungendo anche dimostrazioni realizzate da un cuoco professionista e da una coppia che conserva pittoreschi prodotti fatti in casa in originali vasetti».
Coltivare il proprio orto è facile ed economico
Il libro suggerisce diverse tipologie di coltivazione, iniziando da quelle più semplici composte da combinazioni di prodotti più resistenti e proseguendo con quelle più complicate. Lolo aggiunge: «Le persone sono intimorite dal coltivare. Pensano che un orto debba essere grande, pieno di semi oppure di bambini e cani. Far crescere le piante sembra un lavoro difficile, ma in realtà, assicurando una minima protezione dagli animali, è la natura a realizzare la crescita. Inoltre non c’è bisogno di un equipaggiamento oneroso: con una forchetta da cucina o un bastone appuntito si può realizzare in modo ottimo uno scavo. Una volta allentato il terreno più duro, si può ricoprire di letame e compost. Le radici proseguiranno il lavoro, se regolarmente innaffiate. Il libro inoltre propone delle idee su come rendere più fertile il terreno e su quale tipo di prodotti riciclati possono essere usati come protettori per le piante. Bastoni e corde, ad esempio, possono essere utili per piantare coltivazioni alte, o ancora per delimitare l’intero quadrato». Vegetali diversi possono essere piantati in momenti differenti dell’anno. Ottobre è un mese ottimo per le fave, gli asparagi, i piselli, l’aglio, la cipolla e per vari tipi di lattuga. Le patate riescono a crescere in ogni genere di terreno ricoperto da strati di paglia e fili d’erba, ma bisogna accertarsi di piantarle in un segmento nuovo di terreno ogni anno per evitare l’avvizzimento. Un lettore che non aveva mai avuto esperienza nella coltivazione, ha raccontato come, seguendo i consigli del libro, dopo quattro anni sia diventato autosufficiente per quanto riguarda l’approvvigionamento di vegetali utilizzando solo pochi metri quadri di orto sul balcone, facili da mantenere.
L’orto in scatola
«Alle persone che non hanno giardini io dico: create un orto in scatola, ad esempio sul balcone. Mezza dozzina di pentole da 20-25 cm di diametro possono essere perfette per far crescere basilico, coriandolo, indivia, scalogno, una pianta di pomodori e una di cetrioli, tutti prodotti che possono arricchire molto semplicemente qualsiasi piatto. Anche dei cesti appesi possono diventare luoghi dove coltivare erbe e fragole. Cercate di coltivare tutto quello che riuscite e poi procuratevi il resto andando presso i mercati dei coltivatori e i fruttivendoli organici». Nonostante le dimensioni limitate, quando le persone sperimentano questa tecnica di semina e coltivazione ad alta densità, rimangono piacevolmente stupite rispetto alla quantità di piante che riescono a crescere in un solo metro quadrato, assicurando l’approvvigionamento di prodotti freschi, in particolare fagioli ed insalate. Secondo la scrittrice, questo sistema ha aiutato migliaia di persone che non avevano mai coltivato nulla a trovare un rinnovato interesse nel cibo e a sperimentare la gioia del prendersi cura di un orto. Sostiene ancora Lolo: «Anche impegnati professionisti sono orgogliosi di poter coltivare da sé la propria insalata tornando a casa. Chi invece è temporaneamente senza lavoro, in questi tempi incerti, può lavorare sulla propria autostima riuscendo a portare sulla propria tavola cibo coltivato autonomamente. Altre persone ancora possono trovare lavoro nell’orto di una scuola o di un asilo e diventare orticoltori, coltivando alberi di frutta così come vegetali. Senza diventare ansiosi riguardo all’argomento, promettete a voi stessi di far crescere più vegetali e frutta ogni anno che passa, visti anche i danni che i cambiamenti climatici stanno apportando ai terreni dedicati all’agricoltura e all’orticoltura. Ci potrebbero essere problemi di scarsità in futuro. L’autosufficienza, per quanto riguarda il mondo vegetale, è una dispensa con sottaceti e fagioli secchi, e poi potrete sempre preparare un ottimo pasto senza lasciare la vostra casa. Non diventate però schiavi del vostro orto: crescete con esso cercando la vostra comfort zone. La felicità sta nel far da sé».