AmbienteVivere green

Ecoturismo, quando la vacanza è sostenibile

Turismo sostenibile, turismo responsabile, ecoturismo… molte definizioni, un solo significato: lecoturismo è il nuovo modo di viaggiare in maniera responsabile, in cui il turista visita un paese, conservando e rispettando l’ambiente naturale e la cultura del luogo, sostenendo e contribuendo alla crescita economica e al benessere della popolazione locale. I viaggiatori italiani sono sempre più responsabili nei confronti dell’ambiente: lo sostiene il noto sito TripAdvisor, che in occasione della Giornata della Terra ha condotto un’indagine e stilato la classifica dei dieci migliori hotel e B&B green, in Italia, in Europa e nel mondo. d30afb44-cbaf-4c08-9a42-6bc882e4b4e4Le strutture selezionate sono le più apprezzate dagli utenti della community fra quelle con prezzi inferiori ai 150 euro a notte. Riguardo all’Italia, se il Trentino Alto Adige si rivela la regione più eco-friendly, la Lombardia vanta uno dei green hotel meglio recensiti nel mondo: Villa Tres Jolie a Trezzone, in provincia di Como. Ma quali sono le caratteristiche eco-friendly più apprezzate? Secondo TripAdvisor, il sistema di illuminazione centralizzato nelle camere che spenga tutte le luci quando si lascia la stanza rimuovendo la chiave magnetica dal dispositivo a parete (57%); il programma di riutilizzo di asciugamani/biancheria (41%); l’uso di lampadine a risparmio energetico (39%).

 

Nuovi obiettivi per l’ecoturismo

In Italia, dunque, sempre più, si sente il bisogno di interventi concreti e in grado di rilanciare il comparto turistico a livello nazionale e internazionale per trasformarlo in una risorsa di sviluppo economico e occupazionale ancora più importante. In una politica economica basata su vecchi paradigmi e incagliata nel mare melmoso delle carenze infrastrutturali e della burocrazia farraginosa, l’ecoturismo potrebbe davvero rappresentare un’occasione di rilancio imperdibile e favorire una lenta, quando indispensabileeb659d77-8e67-4ffb-a73f-c58cac81d555, risoluzione delle problematiche ambientali che gravano sul settore: l’uso delle risorse idriche, la tutela della biodiversità terreste e marina, la riduzione dell’impatto ambientale. L’obiettivo, in buona sostanza, non deve essere quello di sviluppare una nuova nicchia di turismo, ma riconvertire l’intero reparto secondo i principi dell’ecosostenibilità e dello sviluppo sostenibile, per avviare un processo di crescita economica basato sulla green economy che andrebbe ad estendersi, inevitabilmente, ad altri settori. In un’ottica di questo tipo, infatti, un paese come l’Italia si troverebbe a dover riprogettare e ripensare non solo la rete infrastrutturale ma avrebbe bisogno di implementare e sviluppare nuove tecnologie eco-compatibili attraverso politiche di gestione del territorio virtuose, sia a livello locale che nazionale.

 

Ecobnb, il portale dell’ecoturismo

L’idea di mettere in rete in un unico portale tutte le strutture green d’Italia è di quattro giovani emiliani. C’è l’antico monastero di Parrano in provincia di Terni trasformato in un eremo ecosostenibile e c’è il borgo medioevale fantasma restaurato nel Parmense. C’è la casa di paglia costruita sulle pendici dell’Etna e perfino l’igloo in mezzo ai ghiacci delle Dolomiti. Sono oltre mille le strutture selezionate da Ecobnb, la prima community dedicata al turismo sostenibile. Un Airbnb all’insegna del green, punto di incontro virtuale tra chi cerca una vacanza che coniughi relax e rispetto dell’ambiente e chi offre soggiorni ecofriendly. L’idea è stata di quattro giovani emiliani con la passione per la natura: Simone Riccardi, Silvia Ombellini, Carla Soffritti ed Emanuele Benigni, che hanno realizzato il portale con tutto ciò che c’è di buono ed ecososostenibile dedicato al viaggio, un’avventura intrapresa per cambiare il modo di viaggiare, per far emergere, mettendole in rete, le possibilità di turismo rispettoso dell’ambiente, dell’economia e delle comunità locali. L’obiettivo è fornire informazioni a tutti gli appassionati di ecoturismo per trovare strutture ecosostenibili: «Qualche anno fa volevo fare un viaggio e ho provato a cercare in rete un soggiorno green, ma senza riuscirci. Pur con tutte le offerte che si possono trovare oggi in Internet mi sono reso conto che non esisteva una piattaforma con tutte le realtà rispettose dell’ambiente», spiega Simone Riccardi. Con altri tre amici, Riccardi ha lanciato il progetto: «Abbiamo scelto questo nome perché abbiamo intenzione di ampliare la nostra offerta anche all’estero», spiegano i creatori di Ecobnb, una sigla facile da trovare e ricordare anche per gli stranieri. Il successo dell’iniziativa, oltre che dalle numerose richieste da parte di chi vuole entrare nella community, è dimostrato anche dalle recensioni che 032dab6f-c089-4d09-b054-360b3af7c05fi viaggiatori lasciano sul portale al termine delle loro vacanze. Oggi le realtà ecofriendly per chi vuole praticare l’ecoturismo in tutta Italia inserite sul portale sono circa mille. Dagli agriturismi bio ai i campeggi che offrono soggiorni in tenda con tutti i comfort e agli antichi borghi abbandonati dell’Italia medievale trasformati in resort a contatto con la natura. Filo conduttore, il rispetto per l’ambiente. La regola per potersi iscrivere è aderire ad almeno cinque su dieci requisiti ambientali riconosciuti a livello internazionale: cibo biologico, bioarchitettura, elettricità da fonti rinnovabili al 100%, pannelli solari per l’acqua calda, prodotti per la pulizia ecologica, raccolta differenziata oltre l’80%, accessibilità, riduttori di flusso per il risparmio dell’acqua, lampadine a basso consumo e riuso delle acque piovane.

In Europa, infine, esiste un vero e proprio marchio di qualità ecologica: l’Ecolabel, marchio per le strutture ricettive, standard per una gestione attenta all’ambiente. Possono essere catene alberghiere o agriturismi ma tutti devono garantire criteri relativi alla protezione e alla qualità ambientale, come l’utilizzo di energie rinnovabili, consumi ridotti di energia e acqua, misure di riduzione dei rifiuti e pasti preparati con prodotti biologici e provenienti da produzioni locali. Importante è anche l’informazione ai clienti ed il loro coinvolgimento nella gestione ecologica della struttura.

 

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