Sembra un’utopia, eppure vivere senza automobili è possibile. Cape Town sarà la prima città in Sud Africa ad avere un villaggio completamente eco-friendly dove la circolazione delle macchine sarà nettamente diminuita: le automobili potranno infatti viaggiare solo lungo una strada principale oppure nei parcheggi sotterranei. Un progetto completo per una maggiore sostenibilità ambientale. Il progetto si chiama Blue Rock Village, è stato ideato dalla società Swisatec e andrà a implementare il già esistente Blue Rock Resort nella zona di Somerset West. La previsione di spesa è di circa 900 milioni di dollari per un piano che comprende circa mille appartamenti, centri medici, centri benessere, boutique, scuole e ristoranti.
L’Europa paladina del vivere “car-free”
Mentre il Sud Africa si accinge a realizzare il suo primo villaggio senza automobili, in Europa la vita “car-free” è già realtà in alcune città particolarmente attente ad uno stile di vita green. In Europa la nazione più ecologica è di certo la Germania. A Friburgo, ad esempio, esiste un quartiere chiamato Vauban che già dal 1991 ha deciso di riservare ai pedoni il suo centro medievale e di limitare in modo pesante la circolazione delle macchine. È stata dunque introdotta un’unica tariffa per i trasporti pubblici e sono stati costruiti solo pochi parcheggi destinati alle auto e tutti lontani dal centro, incentivando così l’uso dei mezzi pubblici e della bicicletta per gli spostamenti. Dal 2006 l’uso delle auto è stato vietato completamente ed è in funzione un unico tram che trasporta i pendolari al centro di Friburgo. Quando nasce tra gli abitanti la necessità di utilizzare una macchina, è ormai un’abitudine quella di acquistarla in comune, dividendo le spese, oppure di scegliere il car sharing. Se a Vauban la vita senza auto è già una realtà, la città di Amburgo, sempre in Germania, si sta attrezzando per diventare una delle più grandi realtà car-free. Grazie al programma denominato “Green Network Plan” () si prevede di eliminare nel giro di venti anni la necessità di spostarsi con le autovetture. Già ora la cittadina è una delle più ricche per quanto riguarda le aree verdi, i giardini, le piazze. L’amministrazione ha deciso di realizzare nuovi percorsi dedicati esclusivamente ai ciclisti e ai pedoni unendo tutte le aree verdi della città. Tutti gli spazi di interesse pubblico saranno dunque raggiungibili a piedi o in bicicletta, sia dai pendolari che dai turisti, e la reta si estenderà su tutta la città andando a coprire ben il 40% delle attrazioni di Amburgo. La decisione dell’amministrazione nasce soprattutto dalla consapevolezza della necessità di combattere l’inquinamento dell’aria, che ha portato ad un aumento della temperatura in città di ben 9 gradi negli ultimi 60 anni e all’innalzamento del livello dei mari di ben 20 centimetri. Un progetto simile è stato studiato dalla città di Helsinki che ha stabilito nel 2024 la data di “liberazione” dalle macchine. L’idea è quella del “trasporto on demand”. Gli abitanti potranno utilizzare una App apposita per scegliere il mezzo pubblico col quale raggiungere una determinata località, tra bus, treno, traghetto e bike sharing. Il pagamento finale sarà effettuato semplicemente attraverso lo smartphone. Anche la Spagna ha la sua oasi verde ed è Pontevedra, una cittadina di 83mila abitanti. Qui da ormai quindici anni esiste solo una piccola zona dove è consentita la circolazione delle automobili ad un limite massimo di 30 chilometri orari. Inoltre l’unico parcheggio presente è in periferia, a pochi minuti dal centro storico. Il paladino di questa realtà è stato di certo il suo sindaco, Miguel Anxo Fernandez Lores, eletto nel 1999 ed ora al suo quinto mandato.
Anche in Italia oasi verdi senza automobili
Anche nel nostro Paese esistono delle città che hanno deciso di limitare l’uso delle macchine per offrire ai propri abitanti una esistenza più sana, libera dallo smog derivante dagli scarichi delle autovetture. Partiamo dal nord, in particolare dal paese di Chamois, in Valle d’Aosta. Si tratta dell’unico comune di tutta Italia che non è assolutamente raggiungibile dalle auto. In questo piccolissimo centro abitato, dove i residenti sono un centinaio e che si trova a ben 1.836 metri di altezza, si può arrivare solo ed esclusivamente a piedi o in funivia: qui le macchine sono davvero bandite. Spostandoci in Lombardia arriviamo a Monte Isola sul Lago d’Iseo. Completamente chiusa al traffico automobilistico, può essere visitata solo a piedi, in bicicletta o grazie all’autobus. L’unico motore consentito è quello degli scooter dei residenti. Il caso più conosciuto e famoso di città che ha scelto di basarsi sempre meno sull’uso delle auto è di certo Venezia: la città lagunare, infatti, è visitabile esclusivamente a piedi o in bicicletta oppure attraverso il trasporto pubblico dei vaporetti, che consentono di spostarsi agevolmente tra un’isola e l’altra.
Tra carrozze e auto elettriche: dall’America un esperimento riuscito
Ma uno degli esperimenti davvero più curiosi e di certo più longevi (l’ordinanza che vieta la circolazione delle automobili risale al 1898) riguardo alla scelta di vivere in luoghi car-free è di certo quello messo in atto a Mackinac Island, nella contea di Mackinac, nello stato del Michigan (). Qui, in questa cittadina di soli 10 chilometri quadrati e con una popolazione di circa 500 abitanti, i soli veicoli a motore a poter circolare sono le ambulanze e, in inverno, gli spazzaneve. Gli unici mezzi utilizzati sono infatti le carrozze trainate dai cavalli, le auto elettriche e le biciclette. Un vero e proprio paradiso per chi sceglie il vivere green come propria filosofia di vita, ancor più se pensiamo che in questa isoletta degli Stati Uniti d’America l’inquinamento dovuto ai mezzi di trasporto è ovviamente pari a zero.