Curiosità

Ghiandole perianali e sacculite dei cani

Ghiandole perianali e sacculite dei cani

Le ghiandole perianali o anali sono una coppia di piccole ghiandole esocrine (esocrine: a secrezione esterna) poste accanto all’orifizio anale, una da una parte ed una dall’altra: la loro posizione è simmetrica e sono situate a ore “cinque” e “sette” guardando frontalmente l’ano.

La funzione di queste ghiandole è quella di produrre un liquido piuttosto denso che viene raccolto in due piccole sacche, contigue alle ghiandole stesse: all’atto del passaggio delle feci attraverso l’orifizio, le sacche vengono compresse e secernono il liquido in esse presente. Questo liquido contiene delle componenti chimiche che hanno un odore particolare, DIVERSO da cane a cane: in altre parole nel momento in cui il nostro peloso emette le deiezioni fecali, su di esse è presente anche questo liquido che rappresenta una sorta di “FIRMA” odorosa di Fido. In realtà, i nostri amici a quattro zampe “marcano” il territorio non solo attraverso l’urina, ma anche con le feci e, quindi, non stupiamoci se si soffermano ad annusare più del solito: si stanno informando come se leggessero la carta di identità dei loro simili.

Può accadere che per problemi anatomici e/o patologie intestinali, queste ghiandole non riescano a svuotarsi durante l’atto della defecazione: il liquido prodotto, quindi, ristagna nelle sacche, diventa sempre più concentrato e provoca infiammazione, infezione (dovuta alla presenza di microrganismi patogeni), il nome della patologia è SACCULITE, fino ad arrivare, nei casi più gravi alla “fistolizzazione (formazione di vescicole contenenti pus).

Sintomi

Prurito nella regione anale, dolore, infiammazione, infezione. Tenete conto che il fastidio patito da Fido è terribile ed è paragonabile a “mille spilli” che lo pungono proprio nell’orifizio anale ad ogni movimento. Inoltre un altro degli indicatori certi del problema, è la presenza di un “odore” molto forte e particolarmente disgustoso, decisamente caratteristico di questa patologia: ciò dipende dal fatto che ristagnando nelle sacche, il liquido inizialmente totalmente inodore per gli umani, si concentra e diventa terreno di coltura di svariati microrganismi, lo sviluppo dei quali determina questo odore assai pesante. Molti cani riescono da soli a provvedere a questo svuotamento, magari strusciandosi per terra oppure mordendosi. In altri casi è bene far intervenire il medico specialista.

Diagnosi e Cura

La diagnosi, come sempre, è di competenza del medico veterinario. Molto spesso ho sentito padroni di cani affermare che provvedono personalmente alla manovra si “svuotamento” di queste ghiandole: personalmente nutro qualche perplessità sulla correttezza di tale operazione, per cui, è mio parere personale, che sia meglio ricorrere alle competenze ed alla manualità del medico specialista, onde evitare che si possano formare delle fistole dolorosissime. In alcuni casi particolari ed a fronte di recidive continue, il medico veterinario potrà decidere di asportare queste ghiandole: ciò, in verità, avviene molto raramente.

(di Maria Luisa Spezia)

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